Il lavoro mi piace. Anzi ho voglia di migliorarmi. Mi piace l’interazione con la gente e quando ho la possibilità di confrontarmi, riesco talvolta a tirar fuori considerazioni e convinzioni che maturano sul momento, perchè afferenti ad argomenti mai affrontati. Mi sento sempre più con le idee chiare. Il mio limite si manifesta in ciò che può essere soggiogato dalle leggi della natura o, meglio ancora, dalle leggi della fisica. La mia mente invece percorre strade ben più ripide di quelle che percorrono le mie gambe.
Vorrei che la mia mente fosse un grande HD, capace di immagazzinare sempre più esperienze, nuove e stimolanti. Sono partito da “zero”, ma adesso che ho qualche cognizione di causa in più, la mia smania di curiosità non si é sopita. Desidero il confronto, ho voglio di dare il mio contributo, a servizio degli altri quando posso, ma ho anche voglia di verificare le mie idee, confermandole o “aggiustando il tiro”.
Mi fido delle mie sensazioni. Prendo le mie decisioni sulla base di esse, corrette o sbagliate che siano. Anche se il tempo sarà testimone dei miei errori, non avrò rimpianti sulle mie scelte passate. Le scelte vengono fatte in base agli elementi conosciuti sul momento. Non pretendono di garantire i risultati. Mai avere il rimpianto di non avere fatto le scelte giuste. Accettare gli errori, facendo “punto e accapo”, facendo tesoro anche delle cattive esperienze. Guardare sempre avanti, con fiducia, e guardare indietro i ricordi belli. Ma soprattutto, non stancarsi mai di afferrare tutto ciò che i nostri sensi ci presentano, alla stessa stregua di un buon piatto di “pennette alla norma” che chiedono solo di essere divorate con gusto.