Acqua sulla roccia

Acqua_sulla_roccia

Acqua sulla roccia

Oggi un mio lucido pensiero, rimasto inascoltato da ostinati interlocutori, s’infrange addosso alle loro impenetrabili convinzioni. Ma io non demordo, e come acqua che scava la roccia, attendo che il tempo rimodelli i loro taglienti pregiudizi.

(foto: Adriana Battaglia)

 

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Braccia di nuvole

Braccia di nuvole

Braccia di nuvole

Mi lascio sedurre dall’ardente colore di quel cielo,
che sia di un tramonto o di un nuovo giorno.

E vorrei essere quelle nuvole longilinee
che nell’abbracciare un prezioso sole
lo aiutano a posarsi con perizia
lasciando al mondo terreno
la meraviglia di una spettacolare visione.

 (foto: Adriana Battaglia)

Viaggio notturno

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VIAGGIO NOTTURNO

. . .

L’arcaico bisogno di riposo si fa sentire.

Non c’è abnegante incarico che ci possa tenere ancora desti.

Risolte le sciarade del giorno e messe in disparte quelle irrisolte,

rimane in scaletta l’ultimo atto del giorno:

salire sulla corriera del torpore e affidarsi alle esperte guide del suo conducente.

La notte è servita!

Lei è arrivata

Leiéarrivata

Lei é arrivata.

Non bussa prima di entrare,

sa già di poterlo fare senza chiedere permesso.

Ci coglie distratti, indaffarati, rivolti verso altre attenzioni,

e non badiamo al suo arrivo, pur avendole riservato un posto sicuro.

Non servono convenevoli affinché lei possa prendere possesso del suo spazio,

e sa già cosa fare, mentre noi ci affrettiamo a completare le nostre operazioni quotidiane.

Adesso l’abbiamo addosso, sentiamo il suo fiato alitarci al collo.

Ci chiede qualcosa, in un linguaggio indefinito, ma accessibile e preciso.

Noi comprendiamo, e assecondandola, riponiamo ogni utensile al suo posto,

decretando la fine del giorno.

La Notte é benvenuta.

Ci sono anch’io

Cisonoanchio

Ci sono anch’io

La goccia, che sgronda picchiando il marmo, vuole la mia attenzione. Ha aspettato l’arrivo del silenzio, perché gli altri rumori non le davano voce adeguata. Adesso che tutto tace, caccia fuori quel breve ed unico monosillabo, perché possa destare un mio acciglio, o un mio lieve sussulto. É sufficiente a dirottare il mio pensiero altrove, affinché possa regalarle una ridondante eco, per compensare il suo effimero effetto.